TAPPA 1Da Varzi (PV) a Capanne di Cosola (AL)
Lunghezza del percorso: Km 21 (di cui 2 km circa su asfalto)
Dislivello totale in salita: m 1700 circa Dislivello totale in discesa: m 630 circa |
PROFILO ALTIMETRICO TAPPA 1
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SEGNAVIA:
Dalla Piazza del Mercato di Varzi (m 416 slm), si procede in direzione ponte sul torrente Staffora e, superato, si piega subito a sinistra su sterrata, costeggiando in direzione Sud la sponda orografica sinistra del torrente per circa 800 metri, per poi svoltare a sinistra ad un bivio ben segnalato con frecce di colore rosso-bianco-rosso. Ora la sterrata diventa sentiero che inizialmente si inerpica in salita ripida tra le rocce e gradoni di sasso, poi il percorso torna ad essere strada sterrata e ci conduce, sempre in salita, alla frazione di Monteforte (m 697 slm). Incontriamo subito un abbeveratoio di acqua potabile, svoltiamo a sinistra per seguire in leggera discesa un breve tratto di strada asfaltata per imboccare, ancora a sinistra, una sterrata sassosa in salita (Sentiero Del Grillo n° 036 Monteforte – Bosmenso) che, in circa 10 minuti, ci conduce ad un bivio.
Abbandoniamo la sterrata che porta al paese di Bosmenso e, sempre in salita, svoltiamo a destra tra bellissimi boschi di castagno che in circa 20 minuti raggiunge la S.P. n° 91 Varzi-Castellaro di Cella. Avanziamo alla nostra sinistra seguendo la strada asfaltata per circa 2,5 km, fino a raggiungere il paese di Castellaro (m 760 slm) Al bivio per Casanova Staffora, svoltiamo a destra, sempre su asfalto e dopo circa 50 metri, pieghiamo in salita alla nostra sinistra ancora per circa 50 metri. Ora il percorso diventa sterrato e sassoso, si avanza fino a raggiungere il primo bivio, pieghiamo a destra e subito dopo, al secondo bivio, svoltiamo a sinistra. Proseguiamo in salita attraverso i boschi fino a raggiungere inizialmente una vasca dell’acquedotto, dopo aver superato alcuni tornanti in prossimità di uno di questi pieghiamo a destra, proseguendo su stretto sentiero che sale ripidamente attraversando i boschi che ora sono diventati faggete.
Incontriamo dopo circa 15 minuti un altro bivio e svoltiamo a destra, proseguiamo su sterrata per circa 200 metri e, superata alla nostra destra una piccola vasca dell’acqua, proseguiamo dritti in salita su sentiero fino a raggiungere un’altra strada sterrata e pianeggiante.
Abbandoniamo la sterrata che porta al paese di Bosmenso e, sempre in salita, svoltiamo a destra tra bellissimi boschi di castagno che in circa 20 minuti raggiunge la S.P. n° 91 Varzi-Castellaro di Cella. Avanziamo alla nostra sinistra seguendo la strada asfaltata per circa 2,5 km, fino a raggiungere il paese di Castellaro (m 760 slm) Al bivio per Casanova Staffora, svoltiamo a destra, sempre su asfalto e dopo circa 50 metri, pieghiamo in salita alla nostra sinistra ancora per circa 50 metri. Ora il percorso diventa sterrato e sassoso, si avanza fino a raggiungere il primo bivio, pieghiamo a destra e subito dopo, al secondo bivio, svoltiamo a sinistra. Proseguiamo in salita attraverso i boschi fino a raggiungere inizialmente una vasca dell’acquedotto, dopo aver superato alcuni tornanti in prossimità di uno di questi pieghiamo a destra, proseguendo su stretto sentiero che sale ripidamente attraversando i boschi che ora sono diventati faggete.
Incontriamo dopo circa 15 minuti un altro bivio e svoltiamo a destra, proseguiamo su sterrata per circa 200 metri e, superata alla nostra destra una piccola vasca dell’acqua, proseguiamo dritti in salita su sentiero fino a raggiungere un’altra strada sterrata e pianeggiante.
Pieghiamo a destra e proseguiamo per circa 400 metri, in prossimità di una curva svoltiamo a sinistra e saliamo sempre nella faggeta, il percorso è ripido e ci conduce ad una radura tra faggi e abeti. Incontriamo un’ampia strada sterrata che, piegando alla nostra destra ci conduce in circa 30 minuti al Pian della Mora (m 1380 slm). Qui troviamo un bivacco con area per il picnic e un incrocio che conduce alla nostra sinistra al paese di Cegni (sentiero n° 004), proseguiamo sempre dritti in direzione Sud attraversando i primi prati sommitali e subito incontriamo il percorso La Via del Mare (tratto n° 105), tracciato alternativo che proviene dalla città di Tortona e conduce a Portofino e che per lunghissimi tratti scorterà la Via del Sale.
Ormai abbiamo raggiunto il crinale tra le valli Curone e Staffora e proseguiamo attraversando prati, boschi di faggio e larici, superiamo il Monte Boglelio (m 1492 slm) e raggiungiamo il Monte Bagnolo (m 1550 slm) dove incontriamo un altro piccolo bivacco, proseguiamo sempre su crinale e, dopo circa 15 minuti, raggiungiamo il Colle della Seppa (m 1485 slm), dove troviamo un importante incrocio. La Via del Sale prosegue sempre su crinale in direzione Sud e raggiunge il Monte Garave (m 1547 slm), aggira il Monte Rotondo (m 1568 slm) e infine in ripida salita giunge al Monte Chiappo che, con i suoi (m 1701 slm), è il punto più alto di tutto l’itinerario. Sulla sua vetta è posizionata una statua di San Giuseppe falegname: oltre ad essere un eccezionale punto panoramico che spazia dalla Pianura Padana alle Alpi e al Mar Ligure, è punto d’incontro di tre regioni: Piemonte, Lombardia ed Emilia. Sulla sua vetta è anche situato un rifugio custodito provvisto di seggiovia che scende alla località Pian del Poggio (m 1320 slm) Sempre su crinale il percorso scende ripidamente fino a raggiungere in circa 30 minuti l’abitato di Capanne di Cosola (m 1496 slm) o Capannette di Pej (m 1463 slm).
Ormai abbiamo raggiunto il crinale tra le valli Curone e Staffora e proseguiamo attraversando prati, boschi di faggio e larici, superiamo il Monte Boglelio (m 1492 slm) e raggiungiamo il Monte Bagnolo (m 1550 slm) dove incontriamo un altro piccolo bivacco, proseguiamo sempre su crinale e, dopo circa 15 minuti, raggiungiamo il Colle della Seppa (m 1485 slm), dove troviamo un importante incrocio. La Via del Sale prosegue sempre su crinale in direzione Sud e raggiunge il Monte Garave (m 1547 slm), aggira il Monte Rotondo (m 1568 slm) e infine in ripida salita giunge al Monte Chiappo che, con i suoi (m 1701 slm), è il punto più alto di tutto l’itinerario. Sulla sua vetta è posizionata una statua di San Giuseppe falegname: oltre ad essere un eccezionale punto panoramico che spazia dalla Pianura Padana alle Alpi e al Mar Ligure, è punto d’incontro di tre regioni: Piemonte, Lombardia ed Emilia. Sulla sua vetta è anche situato un rifugio custodito provvisto di seggiovia che scende alla località Pian del Poggio (m 1320 slm) Sempre su crinale il percorso scende ripidamente fino a raggiungere in circa 30 minuti l’abitato di Capanne di Cosola (m 1496 slm) o Capannette di Pej (m 1463 slm).