TAPPA 2Da Passo Penice (PV/PC) a Capanne di Cosola (AL)
Lunghezza del percorso: Km 23,5 (di cui 5,5 km circa su asfalto)
Dislivello totale in salita m 1700 circa Dislivello totale in discesa m 1360 circa |
PROFILO ALTIMETRICO TAPPA 2
(clic sull'immagine per ingrandirla) |
SEGNAVIA:
Per lunghi tratti segnavia in vernice bianco-rossi.
Dal Passo Penice m 1140 slm, il cammino prosegue in direzione Passo Scaparina; è possibile percorrere due strade alternative (ENTRAMBE SEGNALATE SULLA TRACCIA GPS):
1) seguendo la curva di livello sul lato est del Monte Penice, scendendo su strada asfaltata della SP 461 in direzione Bobbio e, dopo circa 100 metri, imboccando la Circumpenicina, strada di forestazione che, snodandosi lungo le pendici del Monte Penice, porta a Passo Scaparina; il sentiero, pressoché pianeggiante, attraversa cultivar di resinose e boschi cedui di faggio, carpino e quercia, che lasciano ampie viste panoramiche sulla Val Trebbia e la Città di Bobbio. In prossimità di località Buy (individuabile in quanto è presente un punto acqua), il percorso incrocia la variante E7 che porta a Santa Maria e Bobbio. Terminato il transito lungo le pendici est, la Circumpenicina piega verso ovest seguendo i più assolati ed aspri pendii sud di Costa delle Scabbie m 1175 slm, dove vegetano le specie più eliofile quali rosa canina, ginestra ed eriche, terminando a quota m 1083 slm sulla Strada Comunale Ceci-Passo Scaparina, da seguire in salita verso destra per 250 metri sino al valico (percorso consigliato, in considerazione delle pessime condizioni del sentiero di crinale nel tratto Monte Penice - Passo Scaparina descritto al punto successivo);
1) seguendo la curva di livello sul lato est del Monte Penice, scendendo su strada asfaltata della SP 461 in direzione Bobbio e, dopo circa 100 metri, imboccando la Circumpenicina, strada di forestazione che, snodandosi lungo le pendici del Monte Penice, porta a Passo Scaparina; il sentiero, pressoché pianeggiante, attraversa cultivar di resinose e boschi cedui di faggio, carpino e quercia, che lasciano ampie viste panoramiche sulla Val Trebbia e la Città di Bobbio. In prossimità di località Buy (individuabile in quanto è presente un punto acqua), il percorso incrocia la variante E7 che porta a Santa Maria e Bobbio. Terminato il transito lungo le pendici est, la Circumpenicina piega verso ovest seguendo i più assolati ed aspri pendii sud di Costa delle Scabbie m 1175 slm, dove vegetano le specie più eliofile quali rosa canina, ginestra ed eriche, terminando a quota m 1083 slm sulla Strada Comunale Ceci-Passo Scaparina, da seguire in salita verso destra per 250 metri sino al valico (percorso consigliato, in considerazione delle pessime condizioni del sentiero di crinale nel tratto Monte Penice - Passo Scaparina descritto al punto successivo);
2) risalendo l’ampia strada asfaltata per il Monte Penice; il percorso più volte taglia in diagonale alcuni tornanti e raggiunge la prossimità del Monte Penice. Doverosa è una visita alla cima, con il suo santuario dedicato a Santa Maria e posto a m 1460 slm, dal suo piazzale si gode una ampia visuale non solo sulla Val Trebbia e la Valle Staffora, ma su tutto il territorio emiliano e pavese e, in particolari giornate, è visibile gran parte della catena Alpina.
Si prosegue scendendo in direzione Ovest, inizialmente su prato per imboccare, sempre in discesa, una disagevole sassosa mulattiera in forte pendenza che raggiunge inizialmente Case Prato del Broglio a m 1199 slm e, successivamente, Passo Scaparina m 1095 slm, dove si riallaccia al percorso base.
Si prosegue scendendo in direzione Ovest, inizialmente su prato per imboccare, sempre in discesa, una disagevole sassosa mulattiera in forte pendenza che raggiunge inizialmente Case Prato del Broglio a m 1199 slm e, successivamente, Passo Scaparina m 1095 slm, dove si riallaccia al percorso base.
Dal Passo, si prosegue per circa 2 km in direzione Brallo di Pregola su strada asfaltata che taglia le pendici est di Monte Scaparina e Cima Vallescura; appena superato quest'ultimo monte, si svolta a sinistra percorrendo il sentiero in pineta che sfocia al Passo Vallette di Ceci m 1117 slm sulla SP 69 Brallo - Ceci; si avanza su sterrata, attraversando boschi di faggio, fino a raggiungere il Bivacco la Faggeta m 1100 slm.
Ora si segue sempre la sterrata principale in fitta pineta in direzione Sud-Ovest, per incrociare, dopo circa 500 metri, la Strada Comunale Brallo-Dezza, da seguire a destra in discesa per circa 2 km , sino all'immissione sulla SP 89. Utilizzando questa rotabile, si raggiunge il centro del paese di Brallo di Pregola m 952 slm. Giunti alla rotonda, si imbocca a sinistra del Municipio via della Fontana, che attraversa il borgo e sfocia a quota m 976 sulla SP 88 Brallo-Passo del Giovà, nei pressi del caseificio. Dopo aver superato il bivio per Corbesassi, si svolta a sinistra su sentiero che raggiunge la frazione di Bocco m 1070 slm. Si piega a sinistra risalendo tra le abitazioni fino alla vecchia fontana a m 1175 slm; da qui, imbocchiamo alla nostra destra il sentiero n° 109 che risale e fiancheggia il lato Est del Monte Cima Colletta, incontrando nuovamente sul crinale il segnavia n° 101. Si svolta nuovamente a sinistra raggiungendo la SP 88 e il crocevia della Sella la Colla m 1430 slm; alla nostra destra scorgiamo il caratteristico paese di Negruzzo in valle Staffora con la sua chiesa posta nella parte più alta, mentre alla nostra sinistra, semi nascosti tra la valle Avagnone, possiamo notare i paesi di Feligara, Colleri, Collistano, Pratolungo e Rovaiolo Nuovo.
Ora si segue sempre la sterrata principale in fitta pineta in direzione Sud-Ovest, per incrociare, dopo circa 500 metri, la Strada Comunale Brallo-Dezza, da seguire a destra in discesa per circa 2 km , sino all'immissione sulla SP 89. Utilizzando questa rotabile, si raggiunge il centro del paese di Brallo di Pregola m 952 slm. Giunti alla rotonda, si imbocca a sinistra del Municipio via della Fontana, che attraversa il borgo e sfocia a quota m 976 sulla SP 88 Brallo-Passo del Giovà, nei pressi del caseificio. Dopo aver superato il bivio per Corbesassi, si svolta a sinistra su sentiero che raggiunge la frazione di Bocco m 1070 slm. Si piega a sinistra risalendo tra le abitazioni fino alla vecchia fontana a m 1175 slm; da qui, imbocchiamo alla nostra destra il sentiero n° 109 che risale e fiancheggia il lato Est del Monte Cima Colletta, incontrando nuovamente sul crinale il segnavia n° 101. Si svolta nuovamente a sinistra raggiungendo la SP 88 e il crocevia della Sella la Colla m 1430 slm; alla nostra destra scorgiamo il caratteristico paese di Negruzzo in valle Staffora con la sua chiesa posta nella parte più alta, mentre alla nostra sinistra, semi nascosti tra la valle Avagnone, possiamo notare i paesi di Feligara, Colleri, Collistano, Pratolungo e Rovaiolo Nuovo.
Al crocevia si possono seguire due percorsi:
1) seguiamo la SP 88 , superando la strada per i Piani del Lesima e, in falsopiano, percorriamo le pendici ovest dei monti La Colla e Terme, ritrovandoci a Passo della Ritorta m 1448 slm. Sempre seguendo il nastro d'asfalto, aggiriamo ad over Colle del Terme m 1490 slm e Monte Tartago m 1698 slm e, a quota m 1480, troviamo sulla sinistra la strada privata che sale al Monte Lesima; oltrepassato il Colle di Pej m 1377 slm, eccoci a Passo del Giovà m 1365 slm, importante crocevia tra la Valle Staffora e la Val Boreca;
2) si avanza dritti in salita verso il Colle del Terme ed il Monte Tartago. Doverosa è una deviazione di poche centinaia di metri che raggiunge la vetta più alta dell’Appennino, il Monte Lesima con i suoi m 1724 slm, su cui si trova la croce votiva ed il più recente impianto radar. Si ritorna sui propri passi e si piega a sinistra verso Ovest su stretto e ripido sentiero in discesa, seguendo lo spartiacque tra le Regioni Lombardia ed Emilia Romagna fino alla selletta del Colle di Pej. Si abbandona il sentiero ritrovando la SP 88, si prosegue su asfalto fino al Passo del Giovà.
Per concludere la tappa, si piega a sinistra su strada asfaltata e, in circa 15 minuti, si raggiunge inizialmente la chiesetta Madonna della Salute m 1479 slm, successivamente le Capannette di Pej m 1463 slm e infine le Capanne di Cosola a m 1500 slm.
1) seguiamo la SP 88 , superando la strada per i Piani del Lesima e, in falsopiano, percorriamo le pendici ovest dei monti La Colla e Terme, ritrovandoci a Passo della Ritorta m 1448 slm. Sempre seguendo il nastro d'asfalto, aggiriamo ad over Colle del Terme m 1490 slm e Monte Tartago m 1698 slm e, a quota m 1480, troviamo sulla sinistra la strada privata che sale al Monte Lesima; oltrepassato il Colle di Pej m 1377 slm, eccoci a Passo del Giovà m 1365 slm, importante crocevia tra la Valle Staffora e la Val Boreca;
2) si avanza dritti in salita verso il Colle del Terme ed il Monte Tartago. Doverosa è una deviazione di poche centinaia di metri che raggiunge la vetta più alta dell’Appennino, il Monte Lesima con i suoi m 1724 slm, su cui si trova la croce votiva ed il più recente impianto radar. Si ritorna sui propri passi e si piega a sinistra verso Ovest su stretto e ripido sentiero in discesa, seguendo lo spartiacque tra le Regioni Lombardia ed Emilia Romagna fino alla selletta del Colle di Pej. Si abbandona il sentiero ritrovando la SP 88, si prosegue su asfalto fino al Passo del Giovà.
Per concludere la tappa, si piega a sinistra su strada asfaltata e, in circa 15 minuti, si raggiunge inizialmente la chiesetta Madonna della Salute m 1479 slm, successivamente le Capannette di Pej m 1463 slm e infine le Capanne di Cosola a m 1500 slm.