TAPPA 2ADa Mareto-Nicelli (PC) al Monte Bue (PC/PR/GE)
Lunghezza del percorso: Km 26,5 (di cui 500 m circa su asfalto)
Dislivello totale in salita: m 1850 circa Dislivello totale in discesa: m 1050 circa |
PROFILO ALTIMETRICO TAPPA 2A
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SEGNAVIA:
Per lunghi tratti segnavia in vernice bianco-rossi.
Dal paese di Mareto m 950 s.l.m., superata la chiesa parrocchiale, si svolta a destra in direzione della frazione Nicelli, si avanza su strada asfaltata e, superate le ultime abitazioni, si svolta a destra in salita su sterrata che raggiunge la piccola frazione di Nicelli a m 1185 s.l.m.
Attraversata la frazione, di fronte all’Agriturismo Le Sermase, si piega a destra per circa 300 m e successivamente a sinistra su ampia mulattiera che porta nei pressi della pala eolica. Giunti ai piedi della pala, si incontra un grosso contenitore di fieno in ferro, si svolta a destra e, attraversato un prato, si risale in direzione Nord-Ovest. La traccia è poco visibile ma sale ripidamente, costeggiando le recinzioni per il pascolo che rimangono sempre alla nostra destra, accompagnandoci fino all’incrocio con il sentiero n. 001. Raggiunto questo sentiero, lo si costeggia svoltando a sinistra e proseguendo per circa 50 metri seguendo la recinzione, per poi scavalcarla in un punto agevole ed immettersi sul sentiero n. 001 in prossimità del bivio per il Monte Aserei m 1310 s.l.m.
Proseguendo su sentiero segnato, si avanza in leggera discesa fino a raggiungere la frazione di Ciregna m 1200 s.l.m., dove incontriamo il bivio per il Passo del Mercatello. Svoltiamo a destra ed in circa 15 minuti raggiungiamo una pineta ed un ampio bivio dove troviamo alcuni cartelli indicatori. Alla nostra destra il percorso raggiunge il paese di Marsaglia, mentre il tracciato da seguire prosegue dritto su una bella sterrata tra boschi misti che raggiunge, dopo 20 minuti, un altro bivio segnalato. Proseguendo a sinistra e seguendo gli evidenti segnavia bianco-rossi, il tracciato è più accidentato e difficoltoso da percorrere, ma consigliato perché ben segnalato. In alternativa si può proseguire diritti su comoda sterrata (attenzione: se si prosegue dritti, da questo punto il percorso non è segnalato, perciò è fondamentale prestare attenzione alle tracce GPS. Dopo circa 300 metri sulla sinistra si imbocca un sentiero, riconoscibile dal cancello per il pascolo che bisogna oltrepassare. Si avanza in salita su fondo pietroso ed in seguito si raggiunge un ampio pascolo dove la vista spazia a 360°, con bellissime visuali sui monti Penice, Lesima e sulle valli circostanti. Attraversato il pascolo si tiene la destra, il percorso ora si addentra nel bosco e dopo circa 200 metri si incontra il secondo cancello di delimitazione del pascolo. Ora va prestata particolare attenzione, si prosegue su sentiero con saliscendi morbidi in alcuni tratti molto stretto ma percorribile, raggiungendo in seguito la traccia principale segnata con segnavia bianco-rossi).
Attraversata la frazione, di fronte all’Agriturismo Le Sermase, si piega a destra per circa 300 m e successivamente a sinistra su ampia mulattiera che porta nei pressi della pala eolica. Giunti ai piedi della pala, si incontra un grosso contenitore di fieno in ferro, si svolta a destra e, attraversato un prato, si risale in direzione Nord-Ovest. La traccia è poco visibile ma sale ripidamente, costeggiando le recinzioni per il pascolo che rimangono sempre alla nostra destra, accompagnandoci fino all’incrocio con il sentiero n. 001. Raggiunto questo sentiero, lo si costeggia svoltando a sinistra e proseguendo per circa 50 metri seguendo la recinzione, per poi scavalcarla in un punto agevole ed immettersi sul sentiero n. 001 in prossimità del bivio per il Monte Aserei m 1310 s.l.m.
Proseguendo su sentiero segnato, si avanza in leggera discesa fino a raggiungere la frazione di Ciregna m 1200 s.l.m., dove incontriamo il bivio per il Passo del Mercatello. Svoltiamo a destra ed in circa 15 minuti raggiungiamo una pineta ed un ampio bivio dove troviamo alcuni cartelli indicatori. Alla nostra destra il percorso raggiunge il paese di Marsaglia, mentre il tracciato da seguire prosegue dritto su una bella sterrata tra boschi misti che raggiunge, dopo 20 minuti, un altro bivio segnalato. Proseguendo a sinistra e seguendo gli evidenti segnavia bianco-rossi, il tracciato è più accidentato e difficoltoso da percorrere, ma consigliato perché ben segnalato. In alternativa si può proseguire diritti su comoda sterrata (attenzione: se si prosegue dritti, da questo punto il percorso non è segnalato, perciò è fondamentale prestare attenzione alle tracce GPS. Dopo circa 300 metri sulla sinistra si imbocca un sentiero, riconoscibile dal cancello per il pascolo che bisogna oltrepassare. Si avanza in salita su fondo pietroso ed in seguito si raggiunge un ampio pascolo dove la vista spazia a 360°, con bellissime visuali sui monti Penice, Lesima e sulle valli circostanti. Attraversato il pascolo si tiene la destra, il percorso ora si addentra nel bosco e dopo circa 200 metri si incontra il secondo cancello di delimitazione del pascolo. Ora va prestata particolare attenzione, si prosegue su sentiero con saliscendi morbidi in alcuni tratti molto stretto ma percorribile, raggiungendo in seguito la traccia principale segnata con segnavia bianco-rossi).
Si avanza su comoda sterrata attraverso un bosco di rovere e, in circa 20 minuti, si raggiunge in discesa il Passo del Mercatello. Seguiamo per poche centinaia di metri la strada asfaltata per Caserarso, svoltiamo a destra su sterrata in leggera salita che attraversa una pineta. Il percorso è molto agevole, con parecchi tratti pianeggianti, si oltrepassa un luogo chiamato Pietra Marcia a m 1178 s.l.m. e, sempre con continui saliscendi, si avanza verso la Costa del Gazzo. Giunti a m 1216 s.l.m., in prossimità di un bivio, un vecchio pannello in legno ricorda che in questo luogo, sorgeva un oratorio/ospitale intitolato a San Giacomo a conforto dei pellegrini che si recavano a Santiago di Compostela in Spagna. La sterrata, fino ad ora agevole, diventa sentiero, attraversa meravigliose ed immense faggete e prosegue in ripida salita fino a raggiungere i primi prati sommitali e successivamente la vetta del Monte Carevolo a m 1552 s.l.m. Dal Monte Carevolo si ha una vista strepitosa, oltre a gran parte dell’Arco Alpino ed uno spicchio di Mar Ligure, possiamo scorgere nitidamente le alpi Apuane e la loro vetta più alta, il Pisanino. Ora si avanza in direzione Ovest, scendendo molto ripidamente e su stretto sentiero, che raggiunge in pochi minuti l’area picnic di Pian del Lupo a m 1450 s.l.m. e, successivamente, prosegue su sterrata nel bosco. Dopo circa 200 metri, si svolta a sinistra ad un bivio ben segnalato, seguendo un bel sentiero a mezzacosta nel bosco per incontrare la Fontana Benedetta a m 1503 s.l.m. e, in seguito, un altro bivio con alcune panche in legno per la sosta. Si mantiene la sinistra su sentiero pianeggiante tra macchie prative, per poi scendere ancora in una faggeta fino a risalire la costa del Monte Crociglia. Aggiriamo il lato Ovest del monte (consigliamo di salire sulla cima, che si raggiunge in pochi minuti: anche da questa vetta il panorama è meraviglioso e la vista spazia su tutte le valli attigue fino al Mar Ligure e l’Arco Alpino). Si prosegue in direzione Est su sterrata tra i prati, si supera un boschetto e si giunge al Passo Crociglia a m 1468 s.l.m.
Dal Passo Crociglia si svolta a sinistra su strada asfaltata e, dopo circa 150 metri, si svolta a destra inoltrandosi in una bella faggeta seguendo sempre il segnavia bianco-rosso n. 001 e le indicazioni per il Prato della Cipolla. In questo preciso luogo si incrocia anche il sentiero n. 107 che scende alla nostra destra e raggiunge inizialmente il Passo del Bocco e, successivamente, il paese di Santo Stefano D’Aveto in circa 2 ore.
Continuiamo su sentiero n. 001 pianeggiante fino al Bivio con la Valle Tribolata (m 1468 s.l.m.), che lasciamo a destra, per proseguire alla nostra sinistra. Il percorso è molto agevole e segue una morbida curva di livello nel bosco per poi salire gradatamente a tornanti fino ad un pianoro con piccole macchie prative che conduce al Passo della Roncalla a m 1588 s.l.m. Ora il sentiero diventa tutto in piano, si costeggia la zona acquitrinosa del Prato della Cipolla e si raggiunge l'omonimo Rifugio a m 1580 s.l.m., sovrastato dall’imponente spuntone di roccia del Dente della Cipolla. Superato il Rifugio, alla nostra sinistra si segue in ripida salita la pista da sci, raggiungendo lo spartiacque tra le Valli Nure ed Aveto ed infine, sempre in salita, la vetta del Monte Bue ed il suo Rifugio a m 1775 s.l.m.
Dal Passo Crociglia si svolta a sinistra su strada asfaltata e, dopo circa 150 metri, si svolta a destra inoltrandosi in una bella faggeta seguendo sempre il segnavia bianco-rosso n. 001 e le indicazioni per il Prato della Cipolla. In questo preciso luogo si incrocia anche il sentiero n. 107 che scende alla nostra destra e raggiunge inizialmente il Passo del Bocco e, successivamente, il paese di Santo Stefano D’Aveto in circa 2 ore.
Continuiamo su sentiero n. 001 pianeggiante fino al Bivio con la Valle Tribolata (m 1468 s.l.m.), che lasciamo a destra, per proseguire alla nostra sinistra. Il percorso è molto agevole e segue una morbida curva di livello nel bosco per poi salire gradatamente a tornanti fino ad un pianoro con piccole macchie prative che conduce al Passo della Roncalla a m 1588 s.l.m. Ora il sentiero diventa tutto in piano, si costeggia la zona acquitrinosa del Prato della Cipolla e si raggiunge l'omonimo Rifugio a m 1580 s.l.m., sovrastato dall’imponente spuntone di roccia del Dente della Cipolla. Superato il Rifugio, alla nostra sinistra si segue in ripida salita la pista da sci, raggiungendo lo spartiacque tra le Valli Nure ed Aveto ed infine, sempre in salita, la vetta del Monte Bue ed il suo Rifugio a m 1775 s.l.m.