TAPPA 7Da Colle di Velva (GE) a Levanto (SP)
Lunghezza del percorso: Km 19 (di cui 5 km circa su asfalto)
Dislivello totale in salita: m 730 circa Dislivello totale in discesa: m 1270 circa |
PROFILO ALTIMETRICO TAPPA 7
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SEGNAVIA:
attenzione: in questa tappa, i segnavia sono pochi o appena visibili
attenzione: in questa tappa, i segnavia sono pochi o appena visibili
Dal piazzale del Santuario di Nostra Signora della Guardia (i cui lavori di edificazione furono affidati all’architetto Maurizio Doufour nel corso del XIX secolo), si gira a sinistra su strada asfaltata. Dopo circa 50 metri si gira a destra e si imbocca un sentiero pressoché pianeggiante che attraversa un bosco di castagni. Al primo bivio, si mantiene la destra e, dopo circa 2 km si incrocia una strada asfaltata, si gira a sinistra, dopo 50 metri si svolta a destra e si riprende il sentiero. Subito dopo si incrocia un bivio, svoltiamo a sinistra (indicazione San Nicolao, segnavia 2 quadrati rossi). Con alcuni strappi si passa da quota 640 m s.l.m. fino a circa 800 m s.l.m. Qui, un punto panoramico offre una bella vista sulla valle sottostante e, in lontananza, si vede Sestri Levante. Il bosco è misto (pino-castagno-latifoglie). Si prosegue sullo stesso sentiero fino ad arrivare al segnavia che indica la direzione per salire su Cima Stronzi (851 m s.l.m.). Si ignora il segnavia e si prosegue dritti su sentiero, con poco dislivello, fino ad arrivare ad una strada bianca che si percorre puntando verso il Monte San Nicolao (sulla cui sommità vi sono dei ripetitori). Arrivati ad un bivio, svoltiamo a sinistra e, subito dopo, si prosegue a destra in leggera salita. Percorse poche decine di metri, alla nostra destra, si intravede l’area archeologica di San Nicolao, dove sono visibili i ruderi dell’ospitale medievale e della chiesa di San Nicolao. Alcuni pannelli informativi ci offrono interessanti cenni storici di quest’area.
Si ritorna sui nostri passi e si prosegue sul sentiero che abbiamo lasciato per visitare l’area archeologica. In leggera salita si raggiunge il Monte San Nicolao. Qui inizia un tratto in discesa su stradina asfaltata (segnavia bianco/rosso). Si sconsiglia vivamente di tagliare questo tratto asfaltato tramite sentiero in quanto è un sentiero percorso da MTB e presenta alcuni tratti davvero ripidi, pericolosi da percorrere a piedi. Si percorre questa stradina asfaltata in discesa (dopo circa 500 metri troviamo un punto acqua sulla nostra destra) fino ad incrociare la Via Aurelia. Si svolta a sinistra e si percorre la Via Aurelia per circa 600 metri, si giunge ad un bivio e si svolta a destra, si prosegue sempre su asfalto per circa 3 km fino a raggiungere alla nostra sinistra una piccola radura. Giunti in questo punto, sul lato sinistro della strada, si vede una bacheca e un paletto di legno con alcuni segnavia. Si svolta a destra su stradina bianca che costeggia una pineta, risalendo gradatamente fino al bivio Pian del Lago (670 m s.l.m.). Si ignora la strada bianca che continua a sinistra e svoltiamo a destra e dopo circa 1 km, si giunge ad un altro bivio, si prosegue a sinistra e dolcemente si perde quota; al bivio successivo si prosegue a destra. Dopo circa 100 metri, incontriamo un nuovo bivio e svoltiamo a sinistra su sentiero. Subito dopo si incontra un paletto di legno con dei segnavia (alla nostra sinistra). Si ignora e si prosegue dritti. Proseguendo il paesaggio cambia, il terreno è più roccioso e brullo. Giunti ad un altro bivio, si prosegue a destra, poco dopo si giunge alle cave della Crocettola (ormai in disuso). Nella valle sottostante si vede l’abitato di Lavaggiorosso e la Costa di Lavaggiorosso. Dopo poche centinaia di metri, si costeggia il giardino di una casa, si ignora la strada che scende a destra e si prosegue dritti, prendendo la stradina bianca pianeggiante. Gradatamente si perde quota e si inizia a vedere il mare e Levanto. Giunti su strada asfaltata (Provinciale Framura-Levanto), pieghiamo a sinistra. Dopo 100 metri si svolta a destra e, percorrendo circa 1 km, si arriva al lungomare Amerigo Vespucci, si svolta a sinistra e, dopo poche centinaia di metri, si giunge a Levanto.