VARIANTE
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PROFILO ALTIMETRICO VARIANTE TAPPA 1.1
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SEGNAVIA:
Da Marsaglia a Torre Metteglia: privo di segnaletica.
Dal paese di Marsaglia m 325 s.l.m. si sale sulla strada asfaltata in direzione Ferriere per circa 200 metri; alla nostra sinistra, dopo un gruppetto di case in sasso e appena percettibile, inizia uno stretto sentiero che sale ripidamente tra i primi muretti a secco di controripa su gradoni scavati nella roccia a strati verticali. Il percorso fino al bivio Ciregna, a parte pochissimi segnavia bianco-rossi appena visibili, non è segnalato. Dopo circa 20 minuti di cammino, si raggiunge un pianoro molto panoramico su Corte Brugnatella, Marsaglia e il Fiume Trebbia. Il sentiero avanza sempre su costone roccioso che fa da spartiacque tra i torrenti Curiasca e Cardarezza che, nei milioni di anni, hanno scavato e plasmato questo territorio, fino ad incontrare un primo bivio; si mantiene la destra e, sempre in salita, si raggiunge un trivio, dove avanziamo diritti ancora in salita sulla Costa dei Castagni. Il sentiero si addentra in boschi di castagno e rovere ed in alcuni tratti tra saliscendi scolpiti nella roccia che ci accompagna, superato un tornante, alla larga sterrata che raggiunge inizialmente la piccola frazione di Torre Metteglia m 1030 s.l.m. Molto interessante è l’ultima antica abitazione sulla nostra destra, si tratta di un antico oratorio/scuola ormai abbandonato da tanti anni. Ora la strada diventa asfaltata e, dopo circa 1 km, raggiunge Metteglia con la chiesa dedicata a San Rocco edificata nel XVII, dove incontriamo il segnavia n. 137. Svoltiamo a sinistra percorrendo un’ampia sterrata tra boschetti di noccioli fino ad un evidente bivio, si piega a destra e, dopo alcuni prati, svoltiamo a sinistra su larga strada sterrata. Dopo alcuni saliscendi si raggiunge un’area attrezzata all’interno di una bella pineta, si prosegue attraversando una vasta area pianeggiante fino a raggiungere in leggera discesa il bivio che incrocia il sentiero n. 001 proveniente da Ciregna. Svoltiamo a destra e, dopo circa 20 minuti, incontriamo un altro bivio segnalato; proseguendo a sinistra e seguendo gli evidenti segnavia bianco-rossi, il tracciato è più accidentato e difficoltoso da percorrere, ma consigliato perché ben segnalato, in alternativa si può avanzare diritti su comoda sterrata (attenzione: se si prosegue dritti, da questo punto il percorso non è segnalato, perciò è fondamentale prestare attenzione alle tracce GPS. Dopo circa 300 metri, sulla sinistra si imbocca un sentiero riconoscibile dal cancello per il pascolo che bisogna oltrepassare. Si avanza in salita su fondo pietroso ed in seguito si raggiunge un ampio pascolo dove la vista spazia a 360°, con bellissime visuali sui monti Penice, Lesima e sulle valli circostanti. Attraversato il pascolo si tiene la destra, il percorso ora si addentra nel bosco e dopo circa 200 metri si incontra il secondo cancello di delimitazione del pascolo. Ora va prestata particolare attenzione, si prosegue su sentiero con saliscendi morbidi in alcuni tratti molto stretto ma percorribile, raggiungendo in seguito la traccia principale segnata con segnavia bianco-rossi).
Si avanza su comoda sterrata attraverso un bosco di rovere e, in circa 20 minuti, si raggiunge in discesa il Passo del Mercatello. Seguiamo per poche centinaia di metri la strada asfaltata per Caserarso, svoltiamo a destra su sterrata in leggera salita che attraversa una pineta. Il percorso è molto agevole, con parecchi tratti pianeggianti, si oltrepassa un luogo chiamato Pietra Marcia a m 1178 s.l.m. e, sempre con continui saliscendi, si avanza verso la Costa del Gazzo. Giunti a m 1216 s.l.m., in prossimità di un bivio, un vecchio pannello in legno ricorda che in questo luogo, sorgeva un oratorio/ospitale intitolato a San Giacomo a conforto dei pellegrini che si recavano a Santiago di Compostela in Spagna. La sterrata, fino ad ora agevole, diventa sentiero, attraversa meravigliose ed immense faggete e prosegue in ripida salita fino a raggiungere i primi prati sommitali e successivamente la vetta del Monte Carevolo a m 1552 s.l.m. Dal Monte Carevolo si ha una vista strepitosa, oltre a gran parte dell’Arco Alpino ed uno spicchio di Mar Ligure, possiamo scorgere nitidamente le alpi Apuane e la loro vetta più alta, il Pisanino. Ora si avanza in direzione Ovest, scendendo molto ripidamente e su stretto sentiero, che raggiunge in pochi minuti l’area picnic di Pian del Lupo a m 1450 s.l.m. e, successivamente, prosegue su sterrata nel bosco. Dopo circa 200 metri, si svolta a sinistra ad un bivio ben segnalato, seguendo un bel sentiero a mezzacosta nel bosco per incontrare la Fontana Benedetta a m 1503 s.l.m. e, in seguito, un altro bivio con alcune panche in legno per la sosta. Si mantiene la sinistra su sentiero pianeggiante tra macchie prative, per poi scendere ancora in una faggeta fino a risalire la costa del Monte Crociglia. Aggiriamo il lato Ovest del monte (consigliamo di salire sulla cima, che si raggiunge in pochi minuti: anche da questa vetta il panorama è meraviglioso e la vista spazia su tutte le valli attigue fino al Mar Ligure e l’Arco Alpino). Si prosegue in direzione Est su sterrata tra i prati, si supera un boschetto e si giunge al Passo Crociglia a m 1468 s.l.m., incrociando una strada asfaltata che seguiamo per circa 800 metri, piegando a sinistra fino ad incontrare il Rifugio GAEP Vincenzo Stoto.
Ora il cammino prosegue sul tracciato principale, continuando il percorso da Tappa 3.